Dai vizi alle virtù del femminile

"Dai vizi alle virtù del femminile": questo il Laboratorio esperienzale condotto da Paola Mencarelli, psicologa, e  Caterina Folli, counselor, rivolto alle donne di tutte le età che abbiano voglia di esplorare se stesse  e diventare consapevoli delle proprie potenzialità e autodeterminazione.

Il percorso si propone di partire dai vizi, dalle cose brutte, da ciò che socialmente non è accettato per arrivare al bello, alle virtù, alle risorse personali attraverso un viaggio esperienziale condiviso con altre donne.
Stare insieme ad altre donne, cercando nuove modalità di sperimentarsi diverse e creative per sentirsi bene nel mondo, per affrontare il nuovo, il diverso e l’imprevisto senza ansia o angoscia, ma con creatività, per essere nel mondo con consapevolezza e non solo per fare qualcosa o occupare un ruolo che in fondo fondo non abbiamo davvero scelto.
Il percorso esperienziale  prevede la frequenza di un sabato al mese dalle 9 alle 13.
 
E tu, ci stai ancora pensando?
Coraggio donna, è il tuo momento!
 
 
Per contatti: Associazione 'La Cornucopia dei Desideri' 347/6561532.

Arrivederci Cardinale

Di seguito uno stralcio dell'intervista rilasciata dal Cardinal Martini a Padre Georg Sporschill e Federica Radice, pubblicata sul Corriere della Sera. 
 
 

Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa?
«Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?»
Lei cosa fa personalmente?
«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».
 
Arrivederci Cardinal Martini: che questo suo testamento morale possa fungere da faro per quanti, troppi, brancolano ancora nel buio.