8 MARZO PER L’INVIOLABILITA’ DEL CORPO FEMMINILE

Un’ampia rete di associazioni e singole femministe radicali italiane collegate con il femminismo europeo darà vita nel prossimo marzo a un’articolata serie di iniziative alleate sul tema dell’INVIOLABILITÀ DEL CORPO FEMMINILE e invita altri gruppi e singole a unirsi alla mobilitazione, ribadendo che:

• Donne sono le umane adulte di sesso femminile
• Il soggetto del femminismo sono le donne
• Contrastiamo la dismisura del desiderio maschile
• Respingiamo l’uso misogino del concetto di genere
• Solo le donne possono essere madri. Solo le donne possono essere lesbiche. No alle mistificazioni del transfemminismo
• Sulla maternità la prima e l’ultima parola è delle donne
• Siamo contrarie a ogni riduzione a merce del corpo femminile, dunque
• Ci opponiamo all’utero in affitto e al mercato dei gameti umani
• Ci opponiamo alla manipolazione chirurgica e alla farmacologizzazione dei corpi di bambine e bambini dal comportamento non conforme agli stereotipi di genere
• Lottiamo contro prostituzione, tratta e sfruttamento sessuale di donne e bambine-i, e contro l’abuso del corpo femminile per vendere merci
• Respingiamo lo pseudodiritto all’assistenza sessuale
• Siamo in mobilitazione permanente contro il femminicidio e contro la violenza maschile che produce una strage quotidiana casa per casa ed è funzione del dominio
• Rifiutiamo il dominio come principio regolatore della convivenza umana
• E’ violenza la riduzione in povertà delle donne, la difficoltà di accesso alle risorse e al lavoro retribuito, il divario retributivo tra donne e uomini e lo sfruttamento del lavoro gratuito domestico e di cura
• E’ violenza l’esclusione e la marginalità delle donne nel governo delle comunità umane
• Maternità e paternità hanno presupposti materiali e simbolici differenti. Ci opponiamo ai dispositivi ed ai costrutti ascientifici (PAS e altre formule) usati in tribunale dai padri per sottrarre i bambini alle madri
• Denunciamo l’inerzia delle istituzioni sui casi di sparizione di donne, sempre più frequenti anche nel nostro Paese
• Lottiamo per una nuova civiltà a partire dall’indipendenza simbolica femminile, dalla libera significazione della differenza sessuale, della relazione tra madre e figlia-figlio come modello di ogni relazione umana
• L’inviolabilità del corpo femminile è il primo movimento per l’inviolabilità del corpo di tutti i viventi e della Terra che abitiamo
FIRMATARIE
ASSOCIAZIONI E GRUPPI
Arcilesbica, Assoc. salute donna, Protocollonapoli, Radfem Italia, Rua, Se non ora quando-Genova, Udi nazionale, Udi Napoli, Trame, Festival dell’Eccellenza al Femminile-Genova, Donne Insieme Arzano, Associazione Social Skills, Arcidonna Napoli, Catena Rosa, Udi Portici-San Giorgio-Ercolano, Donne in Quota, Comitato in difesa delle Vittime di Tratta e contro la cultura prosseneta, L’agenda e i luoghi delle donne, Associazione Magdalen Berns, Associazione socioculturale Liberarte, Rete Nazionale dei Collettivi Dipende da Noi Donne

Declaration on Women’s Sex–Based Rights

ADESIONI SINGOLE

Caterina Arcidiacono, Antonella Bozzaotra, Gabriella Ferrari Bravo, Elvira Reale, Ester Ricciardelli, Stefania Cantatore, Monica Ricci Sargentini, Pia Marcolivio, Maria Laura Antonellini, Bianca Romano, Marina Terragni, Alessandra Bocchetti, Vittoria Tola, Angela Giuffrida, Luciana Percovich, Roberta Trucco

DALL’ESTERO:

Sylviane Agacinski, France

Jennifer Lahl (Stop Surrogacy Now) USA

Marie Josèphe Devillers – co-présidente de CQFD lesbiennes féministes, France

Marie-Jo Bonnet, storica, femminista e scrittrice tra le fondatrici del Mouvement de Libération des femmes (MLF) e di Ciams, Coalition Internationale pour l’Abolition de la Maternité de Substitution (GPA), France

Laura Rivas Martínez, España

Celia González Cortés, España

Paola Tavella, Eliana Bouchard, Sandra Bonfiglioli, Eloisa Dacquino, Mariella Pandolfi, Laura Valente, Clara Pappalardo, Paola Bassino Martinetto, Wilma Plevano, Consuelo Barillari, Rossana Casalegno, Maria Elena Muffato, Gianna Curti Clech, Daniela Caporale, Ada Ferri,Dina Speranza, Silvana Campese, Isabella Mele, Ebe Navarini, Pina Scognamiglio, Rosaria Guarino, Samantha Schloss, Paola Pagnini, Ida Orlando, Cinzia Aruta, Fabiola Cerciello, Rosa Di Matteo, Samantha Schloss, Agnese Fiducia, Angela Di Luciano, Alessia Siniscalchi, Annamaria Raimondi, Maria Fusco, Vittoria Camboni, Giuliana Buffo, Giuliana Michelagnoli, Monica Asirelli, Giovanna Franchetti, Jeannette Migliorin, Claudia Castangia, Annamaria Visconti, Teresa Di Gennaro, Lina Noviello, Maria Saetta, Daniela Tuscano, Milva Branchetti, Donatella Martini, Francesca Cirelli, Mariangela Cascone, Caterina Gatti, Izå Diana Ihnatiuc, Iaia de Marco, Mafalda Micillo, Tina Licciardiello, Enza Turco, Tina Quarto, Annalisa Cerchia, Daniela Loiacono, Antonella Cammardella, Eugenia Di Virgilio, Veronica Tamborini, Claudia Martelli, Vanessa Scifo, Anna Basevi, Patrizia Cordone, Rita Paltrinieri, Irene Starace, Sara Morace, Carla Longobardo, Martina Caselli, Enza Bellantuono, Miriam Capobianco, Francesca Traina

PRIMO CALENDARIO DI INIZIATIVE
(in aggiornamento costante: segnalate iniziative ed eventi a inviolabili01@gmail.com)
VENEZIA 28-29 febbraio convegno esperienziale CURA E CO-SCIENZA – LA VIA DEL PRINCIPIO FEMMINILE, con Michela Pereira, Eija Tarkiainen, Giuliana Conforto, Rossana Becarelli e altre, organizzato da La Settima Stanza-Waves womenarts venice presso Ateneo Veneto, Campo San Fantin, 1897

MILANO 1 marzo Un confronto tra donne- Incontro con Sheila Jeffreys e Julia Long, autrici della Declaration of women’s sex based rights. Arcilesbica, via Spallanzani 6, ore 10-18 (necessario prenotarsi a milano@arcilesbica.it)

VERONA 1 marzo Le Città Vicine nell’era dell’emergenza climatica-Nel segno dell’inviolabilità del corpo femminile,
Casa Comune MAG Via Adriano Cristofoli, 31, ore 9.30-17.00

CASAPOZZANO ORTA DI ATELLA (Na) 3 marzo, presentazione del libro di Mario Gianfrante “Palmina, una storia sbagliata”. Interverrà con l’autore Mina Martinelli, sorella di Palmina. Organizzato da Associazione Ebano, ore 18.30 c/o Caffetteria Mozzillo, piazza Virgilio

GENOVA 5 marzo presentazione di “Meccanici i miei occhi. Nati in laboratorio. Dall’utero in affitto alla manipolazione genetica” di Silvia Guerini  e Cristiana Pivetti, organizzato da Snoq Genova, ore 18.00 Centro Banchi piazza De Marini 20/r

PONTASSIEVE (FI) 6 Marzo film “ E ora dove andiamo?”, ore 18.30 Via Aretina 20 c/o Associazione La Comune

RAVENNA 7 marzo alle 17,30 presentazione di AA.VV. LA SPIRALE DEL TEMPO con Marirì Martinengo e Laura Minguzzi della Libreria delle Donne di Milano, ore 17.30 Casa delle Donne via Maggiore 120

FOGGIA 7 Marzo alla Merlettaia inaugurazione della mostra fotografica di Teresa Dagnessa “Parigi e le donne” (immagini della manifestazione del 2018 contro la violenza sulle donne, di targhe di strade intitolate a donne, di targhe realizzate da “Nous toutes”, di targhe intitolate a donne uccise da mariti e compagni. Presso il circolo La Merlettaia, via Arpi 79

NAPOLI 7 Marzo “ Riscopriamo interezza al femminile”, Aperitivo con letture e proiezionih 18 c/o Associazione La Comune via Nardones 14

FUSIGNANO (RA) 8 marzo lettura pubblica del testo sull’inviolabilità a teatro prima dello spettacolo

CATANIA 8 marzo iniziativa della rete antiviolenza “La Ragna-Tela”, piazza Università

PALERMO 8 Marzo presidio del Collettivo piante grasse. Per info collettividddpalermo@outlook.it

ROMA 8 marzo “La bellezza di sentirsi intere”  h 17 c/o Casa de La Comune via di Porta Lubicana 56A, Collettivi di RomaWomen Rise up e We got life

CAGLIARI 10 Marzo  Essere insieme e protagoniste, essere intere..l’esperienza della rete nazionale dei collettivi dipende da noi donne, seguirà aperitivo e film “ E ora dove andiamo?”, ore 18.00 Associazione Maestrale via S. Lucifero 65 c/o

MONZA 12 marzo Marina Terragni dialoga con Mariolina Ceriotti Migliarese, autrice di “Erotica Materna”, ore 18.30, Centro Civico via Silva 26, sede di Pink Network, con il patrocinio del Comune di Monza

TORRE DEL GRECO (NA) 12 marzo incontro “In radice. Inviolabilità del corpo femminile. Dal patriarcato al mercato”. Si discuterà di gpa e regolamentazione della prostituzione, organizzato da Arcidonna Napoli nell’ambito delle attività dell’associazione “Università Verde onlus di Torre del Greco”, La Stecca, via Calastro, Torre del Greco, ore 17,30

MILANO 14 marzo Parlar bene delle donne 2020. A due anni di distanza riprendiamo l’invito di Luisa Muraro. La scommessa non è la libertà delle donne – quella è in corso – ma il cambio di civiltà per donne e uomini. Una volta l’avremmo chiamata rivoluzione. Aprono la discussione Lia Cigarini e Giordana Masotto. ore 18.00, Libreria delle Donne, via Pietro Calvi 29

MILANO 27 marzo – Inizio Corso di Perfezionamento “La differenza maschile e l’inviolabilità del corpo femminile” realizzato da Fondazione Scuola Alta Formazione Donne di Governo in collaborazione con Comune di Milano, Università di Parma, Casa delle Donne Maltrattate, Palazzo Reale di Milano. Incontro di presentazione il 5 marzo (vi comunicheremo presto l’ora) presso Casa Museo Boschi – via Jan – Milano

NAPOLI 3 aprile Presentazione del libro di Teresa Manente “La violenza nei confronti delle donne. Dalla Convenzione di Istanbul al Codice rosso”. Ne parlano con l’autrice Giuliana Cacciapuoti, Valentina de Giovanni, Gabriella Ferrari Bravo, Egle Pilla e Elvira Reale. Organizzato da Associazione Salute donna – UDI Napoli – ProtocolloNapoli. Ore 18, Libreria Iocisto via Cimarosa-Piazzetta Fuga
EVENTI E DATE DA DEFINIRE

BOLOGNA Inaugurazione del Giardino Lina Merlin
GENOVA Incontro organizzato dal Festival dell’Eccellenza Femminile
VARIE SEDI Incontri organizzati da Udi Nazionale
DA SEGNALARE INOLTRE

ROMA 6 marzo Paola Tavella e Teresa Manente dialogano con Alessandra Bocchetti su “Cosa siamo disposte a fare per la nostra libertà”, ore 19 Fiera dell’editoria Femminista, Feminism presso Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19

MILANO 30 marzo presentazione del libro di Sylviane Agacisnki “L’uomo disincarnato” con Marina Terragni e Antonio Polito, ore 18.00 Libreria Feltrinelli Piazza Duomo

ROMA 31 marzo presentazione del libro di Sylviane Agacisnki “L’uomo disincarnato” con Francesca Izzo e la ministra per le PPOO e la Famiglia Elena Bonetti, ora 18.30 al Maxxi, via Guido Reni 4/A

PER ADESIONI E PER PROGRAMMARE INIZIATIVE IN COORDINAMENTO con IN RADICE- INVIOLABILITA’
SCRIVETE A: inviolabili01@gmail.com o postate qui

Utero in affitto/Ottima sentenza della Cassazione, ora appello delle Associazioni per le Elezioni Europee


La sentenza delle sezioni riunite della Cassazione, che stabilisce il divieto di trascrizione all’anagrafe dei figli avuti all’estero tramite la maternità surrogata, fornisce finalmente una risposta chiara ai continui tentativi di aggirare la legislazione in vigore da parte di alcuni Comuni italiani. L’utero in affitto nel nostro paese è vietato e non sono possibili automatici riconoscimenti genitoriali degli adulti senza relazione biologica con il minore. La campagna delle trascrizioni intentata nei Tribunali e negli enti locali aveva lo scopo finale di mettere davanti al fatto compiuto lo Stato italiano. La Cassazione correttamente indica come unica strada percorribile l’adozione in casi particolari così come prevede la normativa vigente.
E’ ora necessario che la politica, anche in vista delle elezioni europee, si pronunci dismettendo le ambiguità di questi anni, affinché siano confermate e rafforzate misure a difesa dei bambini che non possono essere soggetti di cui si dispone a piacimento per soddisfare i desideri degli adulti.
Per questo, noi, insieme alla CIAMS, Coalizione Internazionale per l'Abolizione della Maternità Surrogata, chiediamo ai candidati e alle candidate progressiste alle Elezione europee del 26 Maggio 2019 di esprimersi con un netto NO a qualsiasi ipotesi di regolamentazione della surrogazione di maternità, sottoscrivendo l'appello seguente:
Le Istituzioni europee a più riprese si sono espresse contro la pratica della maternità surrogata con Risoluzioni e dispositivi votati dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa. In vista delle elezioni europee le associazioni e gruppi che in Italia si riconoscono con il lavoro svolto dalla rete internazionale contro l’utero in affitto, propongono ai candidati delle liste europeiste e progressiste italiane di sottoscrivere un chiaro impegno che si sostanzia in otto punti sotto riportati.
NO, NON BISOGNA REGOLAMENTARE LA GPA MA ABOLIRLA



1.- La gpa, ovvero la surrogazione di maternità, consiste nella mercificazione del corpo di una donna utilizzata come portatrice
2.- la gpa non è altro che la vendita di bambini (*)
3- La surrogazione di maternità è lo sfruttamento della capacità riproduttiva femminile e l'uso di una donna per soddisfare i desideri altrui.
4.- La surrogazione di maternità non mira a soddisfare un diritto. Non esiste diritto alla maternità, né al figlio, esiste la possibilità o meno di essere genitore.
5.- La surrogazione di maternità non fa che aumentare la disuguaglianza tra le donne.
6.- Voler regolamentare la surrogazione di maternità non fa che organizzare una nuova modalità di tratta delle donne.
7. La surrogazione di maternità viola i diritti dei bambini e i diritti delle donne contribuendo a una società fondata sull'uso e il maltrattamento delle persone più vulnerabili e più povere, una società costituita di esseri umani di prima e di seconda categoria, favorendo un ordine mondiale disuguale e discriminatorio tra gli esseri umani.
8.- I desideri di diventare genitori possono essere soddisfatti da forme che non comportino lo sfruttamento né la commercializzazione delle donne e dei bambini.
(*) Nel suo rapporto di attività del 2018, la Referente speciale dell'ONU sulla vendita e lo sfruttamento sessuale dei bambini riconosce che «la sostanza delle convenzioni di gpa praticate, anche nei paesi cosiddetti sviluppati, è nient'altro che la vendita di bambini, qualunque siano gli artifici giuridici impiegati»


Roma, 8 maggio 2019


ARCILESBICA
SE NON ORA QUANDO - LIBERE
SE NON ORA QUANDO - GENOVA
RADFEM ITALIA
RUA Resistenza all'Utero in Affitto
GRUPPO GAY CONTRO UTERO IN AFFITTO

Inizio modulo

Cambio di civiltà: arte, lavoro, politica delle donne



Convegno Femminista a Milano: 18 e 19 maggio 2019 presso la Fabbrica del Vapore, via Procaccini 


sabato 18 maggio

h 10.30-13.00
La politica è la politica delle donne


h 14.30-16.30
Gin/ecologismo
come fermare l'inquinamento tecnopolitico della gravidanza e restare esseri umani


h 16.30-18.30
Le belle imprese del desiderio:
lavoro come politica e libertà



domenica 19 maggio


h 10.30-13.00
Lingue, linguaggi, linguacce
dell'umorismo femminista








Presentazione del libro "Gli uomini ci rubano tutto. Riprendersi il corpo, il femminismo, il mondo: un manifesto"


“(…)L’occupazione non va, il gap salariale si amplia, le carriere restano bloccate, la violenza sessista non dà cenni di flessione. Ma è la parola in sé – donna – che nella propaganda non tira più. Ci sono diritti molto più cool da difendere, quelli delle donne sono roba vecchia e per niente sexy”. La UILPA Milano e Lombardia ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro di Marina Terragni "Gli uomini ci rubano tutto. Riprendersi il corpo, il femminismo, il mondo: un manifesto”, che si terrà presso il salone Polotti, sede UIL di Milano, il prossimo 29 gennaio alle ore 17.30.
Dialogheranno con l’autrice -  giornalista, blogger, autrice di vari saggi tra cui ‘ La scomparsa delle donne’, ‘ Un gioco da ragazze’ , ‘ Temporary Mother. Utero in affitto e mercato dei figli’ -  la responsabile nazionale del Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di genere della UIL, Laura Pulcini, la Presidente della Commissione Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano, Laura Specchio, la Segretaria generale UILPA Milano e Lombardia, Eloisa Dacquino.

«Ancora troppi gap occupazionali e reddituali» «La strada da percorrere è ancora lunga, partire dalla contrattazione di genere»


Analisi UIL: Le donne che lavorano, in Italia, sono ancora troppo poche, con un tasso di occupazione femminile molto lontano dagli obiettivi Europei (60%): nel terzo trimestre 2018, si attesta al 49,4%, rispetto al 68,5% del tasso di occupazione maschile. 

Le retribuzioni delle donne, inoltre, continuano a essere nettamente inferiori rispetto a quelle degli uomini, con un gap retributivo del 31,5% nel settore privato.

È quanto emerge da un’analisi del Servizio Mercato del lavoro della Uil, elaborata sulla base dei principali dati macroeconomici italiani, in occasione dell’8 marzo, con l’obiettivo di dare una lettura di genere aggiornata degli indicatori del mercato del lavoro, con un focus sulle retribuzioni e sulle dichiarazioni dei redditi.

Tra scoraggiamento e motivi familiari, in Italia, le donne che non lavorano sono circa 3,5 milioni, a fronte di 677 mila uomini inattivi per le medesime motivazioni. Se guardiamo alla mancata ricerca di un lavoro per motivi familiari, e quindi di cura connessi alla presenza di familiari anziani e figli, si rileva che il rapporto donna/uomo che non lavorano per tale causa è di 20 a 1.

Dall’insufficienza dei servizi di cura (servizi per l’infanzia e assistenza ai non autosufficienti), unitamente all’alto costo per accedere a tali servizi, ne deriva una difficoltà per le donne di conciliare la vita privata con il lavoro. Ne è prova, non solo l’alto numero di donne inattive, ma anche l’alta percentuale di ricorso ad un orario di lavoro part-time:  3,1 milioni di donne sono in part- time rispetto a 1,1 milioni di uomini.

Così come, l’analisi dei dati sulle dimissioni volontarie entro l’anno di vita del bambino segnala come tale istituto riguardi soprattutto la componente femminile dove 8 dimissioni su 10 sono rassegnate da donne. Nel 2017 sono state complessivamente convalidate 39.738 dimissioni e risoluzioni consensuali, di cui 30.672 presentate da lavoratrici, un numero questo in crescita del 2,6% rispetto al 2016. (Dati Ispettorato Nazionale del Lavoro).

Secondo una nostra elaborazione dei dati Istat, riferiti ai primi tre trimestri del 2018, emerge che su oltre 23 milioni di occupati, il 42,1% è donna (circa 9,8 milioni). Le lavoratrici dipendenti assorbono il 45,3% dell’occupazione subordinata (pari a 8,1 milioni), prevalentemente nei ruoli di impiegate e operaie.  Bassa l’incidenza delle donne nel profilo della dirigenza (32,2%) e nel lavoro autonomo (3 donne ogni 10 uomini).

Nel III trimestre 2018, il tasso di disoccupazione femminile è pari al 10,4%, più alto dell’ 1,8% rispetto a quello della componente maschile e alla media nazionale che si attesta al 9,3%.

Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione femminile è più alto: 19,3%, maggiore di oltre 10 punti percentuali rispetto alle donne del Centro e di 12,7 punti se confrontato con le donne del Nord.

Lo studio della Uil ha, inoltre, analizzato il cosiddetto gender pay gap, attraverso l’ausilio di dati di fonte amministrativa (INPS) e del Ministero delle Finanze (MEF).

Da una nostra elaborazione effettuata sui dati dell’Inps - estratti dall’Osservatorio sui lavoratori dipendenti privati (al netto degli agricoli) - abbiamo riscontrato come, a parità di inquadramento contrattuale, le donne percepiscano una retribuzione media mensile inferiore, con retribuzioni molto basse per le lavoratrici del Mezzogiorno.

Avvalendoci delle Dichiarazioni dei Redditi anno 2017, è stato ulteriormente possibile evidenziare un gender gap reddituale in cui, mediamente, la donna dichiara un reddito inferiore del 40,5% rispetto a quello dell’uomo (15.249 euro medi l’anno a fronte dei 25.614 euro degli uomini).

Tutti questi dati dimostrano come la strada da percorrere sia ancora lunga: attivo e proattivo deve essere il nostro impegno a partire dalla contrattazione collettiva in ottica di genere.


VIDEO I " Il senso della competizione nelle attività sportivo-educative"

Pubblicati i video integrali degli interventi tenuti in occasione del convegno organizzato il 27 ottobre 2018  a Milano, presso Palazzo Pirelli, Sala Pirelli, "Il senso della competizione nelle attività sportivo-educative". Evento organizzato da UILPA Milano e Lombardia, Associazione sportiva “Il Cerchio” Milano e Judo club Yanagi, con il patrocinio di Regione Lombardia, Associazione Cultura Sport e Tempo libero ACSI, Uil Fpl Milano e Lombardia.
Le riprese video del convegno01_Saluti e apertura lavori
Martina Cambiaghi Assessore allo Sport e Giovani Regione LombardiaEloisa Dacquino Segretaria Generale UILPA Milano e Lombardia
Coordina i lavori
 Giacomo Ferrari – Già ordinario di linguistica e ex Preside della Facoltà di Lettere all’Università del Piemonte Orientale02_Giuseppe Piazza – La competizione: Autonomia e Dipendenza

03_Ida Castiglioni – Cooperare per imparare a vincere, competere per imparare a perdere
04_Riccardo Caldarelli – Agonismo e competizione
05_Nicoletta Ferri – La competizione inclusiva: riflessioni pedagogiche
06_Adele Nardulli e Eliana Tosoni – Sport e mondo del lavoro: il dialogo possibile
07_Claudio Regoli – Perché praticare Arti marziali oggi? Koryu e Gendai Budo
08_Lorenzo Natali – La “cooperazione antagonista” tra anima e corpo. Uno sguardo socio-criminologico
09_Contributi dal pubblico

70 anni di Costituzione: la Madri Costituenti

Il prossimo 1 gennaio 2018 sarà la ricorrenza dell'entrata in vigore della nostra Costituzione, 70 anni fa. Ci saranno commemorazioni con attente riflessioni sulla qualità del pensiero e dell'etica politica dei Padri della Costituzione, ma temiamo che ancora una volta passeranno sotto silenzio il valore, la tenacia, la lungimiranza  e lo spessore etico-politico delle Madri della nostra Costituzione. Passerà sotto silenzio il fondamentale contributo portato -  benché minoranza nell'Assemblea Costituente -  affinché la nostra Costituzione fosse così anticipatrice dei principi inseriti in seguito anche nella dichiarazione ONU dei diritti umani. Le 21 elette, meno del 4% dell’intera Assemblea Costituente di 565 eletti - e soprattutto le 5 della Commissione dei 75 - hanno contribuito a fissare nella Carta Costituzionale principi fondamentali, nuove solide basi con cui ripartire e creare una nuova società, consentendo  l'ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni rappresentative. Quattordici erano laureate e molte insegnanti, qualche giornalista-pubblicista, una sindacalista e una casalinga; 14 erano sposate e con figli. Molte avevano preso parte alla Resistenza, pagando spesso personalmente e a caro presso le loro scelte.
Il primo successo fu quello di ottenere che il premio della Repubblica, di £ 3000, fosse esteso anche alle vedove di guerra e alle mogli dei prigionieri, ma si devono al loro pensiero e alla loro determinazione l’art. 3 che disciplina il principio di uguaglianza, l’art. 37 che tutela il lavoro delle donne e dei minori (la parità di salario, la cancellazione della clausola di nubilato), l’art. 29 che riconosce l’uguaglianza tra i coniugi, l’art. 30 che tutela i figli nati al di fuori del matrimonio, l’art. 51 che garantisce alle donne l’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive. Se alle idee dei Padri della Costituzione si è sempre dato il giusto riconoscimento, minor considerazione è stata rivolta alle Madri Costituenti: pochissimo spazio sui loro nomi nei libri di storia, negli articoli dei giornali, nelle trasmissioni televisive.
Per queste ragioni riteniamo che oggi sia importante - per le donne e gli uomini di ieri, oggi e domani -   nella ricorrenza della sua entrata in vigore,  ricordare il ruolo e l'importanza delle madri della  Costituzione Italiana:
Adele Bei Ciufoli, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta ( Elsa) Conci, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Angiola Minella, Maria Fiorini Nicotra, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angelina (Lina) Merlin, Rita Montagnana Togliatti, Ottavia Penna baronessa Buscemi, Elettra Pollastrini, Teresa (Estella) Noce Longo, Maria Lisa (Marisa) Cinciari Rodano,Maddalena Rossi Semproni,Vittoria Titomanlio.

La Vita al Tempo delle Donne


Pubblichiamo il video dello spettacolo teatrale "La Vita al Tempo delle Donne", in scena il 22 novembre 2017 presso l'Auditorium Lattuada di Milano con il patrocinio di UILPA Lombardia, UILFPL Milano e Lombardia, UIL Scuola Lombardia. Grande successo di Vanessa Cremaschi - accompagnata da Giovanna Famulari e Andrea Jannicola -  poliedrica artista che ha scritto, diretto e interpretato uno spettacolo di potente teatro civile che attraverso canzoni, testi, cronache e vita vissuta, propone una riflessione sulle tematiche di genere con particolare attenzione al drammatico tema della violenza sulle donne. Da un'idea di Maria Grazia Gramaglia, Segretaria nazionale UILPA, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne (25 novembre) abbiamo voluto offrire ulteriore momento di riflessione e contributo alle diverse iniziative organizzate sul territorio, attraverso il respiro alto e immediato del teatro per arrivare dritto al cuore e al sentire delle persone.

Voce di Donna, voce di Goliarda Sapienza

Il video dell'evento " Voce di Donna, voce di Goliarda Sapienza", organizzato  il 6 marzo 2017 presso il Circolo Filologico Milanese, da UILPA Lombardia, Associazione Ondedurto.Arte, UIL Milano e Lombardia, con il patrocinio del Comune di Milano  





Clicca qui per maggiori informazioni sull'evento




Il Quinto Stato

Storie di donne, leggi, conquiste.

Lidia Poet, Franca Viola, Rosanna Oliva, nomi di donne, ai più sconosciute protagoniste di fondamentali conquiste che oggi le donne vivono come evidenti e naturali. Non è stato sempre così e per molte non lo è ancora oggi. Fino alla fine degli anni '60 l'adulterio, ma solo quello femminile, era reato e la pubblicità degli anticoncezionali era vietata. Solo dal 1960 alle donne è stato concesso di partecipare ai concorsi per accedere ai ruoli di responsabilità nelle pubbliche funzioni e solo nel 1963 hanno potuto entrare in magistratura.
Da pochissimo, e limitatamente ad alcune amministrazioni locali, è stata affermata la presenza paritaria delle donne nelle giunte e nelle società partecipate. Eppure le donne sono state protagoniste dello sviluppo industriale dei primi anni del '900, della lotta di liberazione e della fondazione della Repubblica, della ricostruzione industriale e dei movimenti degli anni '70, fino alle recenti vicende sui temi eticamente sensibili, dall'aborto alla fecondazione assistita, alla dignità nelle immagini pubblicitarie. Un cammino lungo un secolo, un percorso difficile, contrastato, conquistato, fatto anche di leggi e sentenze che hanno cambiato la vita delle donne. E non sempre in meglio.
Ileana Alesso attraverso storie,  canzoni,  film,  leggi e  sentenze, ripercorre questo cammino, descrivendo gli eventi più importanti che hanno modificato il lavoro, la famiglia, la vita delle donne italiane.

FrancoAngeli editori

L'insidia della soglia

«La poesia non deve portare un messaggio, o una verità decifrabile. Deve essere una scrittura, deve rimettere in gioco tutto ciò che noi crediamo di sapere. Da questo punto di vista continuo a pensare che la poesia sia la forma d'impegno più fondamentale, più profondo che esista. Disporsi poeticamente significa disporsi democraticamente. La poesia fa quello che fa la democrazia che, per definizione, concede all'altro la possibilità di essere se stesso». 
Così diceva Yves Bonnefoy in una delle sue ultime conversazioni.
Nato a Tours il 24 giugno 1923 Yves Bonnefoy si è spento a Parigi il 1 luglio 2016, dove aveva insegnato dagli anni Ottanta al Collège de France,  più volte tra i candidati al premio Nobel per la letteratura. Amico del surrealista Breton, laureato in matematica e studioso di filosofia e arte, é stato il più grande poeta di lingua francese del nostro tempo. Qui lo vogliamo ricordare con una delle poesie che più abbiamo amato ( da Le Assi Curve, 2007):

E l’amavo come amo quel suono
nel cuore del quale ringiovanirebbe il mondo,
quel suono che riunisce quando le parole dividono,
quel bell’inizio quando tutto finisce.
Sillaba breve poi sillaba lunga,
esitazione del giambo, che vorrebbe
varcare il passo del respiro che spera
e accedere a ciò che significa.
Simile a quella luce dello spirito
che brulla quando si lascia, di notte,la propria stanza,
una lampada nascosta stretta al cuore,
per ritrovare un’altra ombra danzante.



Christo e Jeanne- Claude

Photo: Wolfgang Volz
© 2016 Christo

Amo i visionari. 
Quelli per cui la forza di un ideale, di un sogno, riesce a mutare destini e realtà. 
Questa é la dimostrazione tangibile che si può. 
Grazie a Christo e Jeanne Claude per aver realizzato quest'opera in un luogo splendido, 
mia terra d'elezione.


Photo: Wolfgang Volz
© 2016 Christo

L’Italia è tutta una periferia: Renzi non lo ha capito


La corsa all’interpretazione del voto di domenica (e del 5 giugno) è diventata così confusa da non riuscire a raggiungere alcun traguardo. Un politologo molto acuto come Ilvo Diamanti nella sua analisi su “la Repubblica” lo ha detto con disarmante chiarezza: i risultati delle urne hanno fatto venire meno tutti i tradizionali punti di riferimento. Ha vinto il Movimento 5 stelle? Sicuramente anche perché ha conquistato la poltrona di sindaco in due grandi città, trionfando così su due palcoscenici mediaticamente molto esposti come Roma e Torino (lo saranno anche dopo il voto, quando si comincerà a valutare l’operato delle neo-elette, Virginia Raggi e Chiara Appendino). Ma poi guardi con maggiore attenzione i dati e ti rendi conto che è andato piuttosto bene anche il centro-destra che semmai ha ottenuto il risultato “nascondendosi” dietro le liste civiche. Nel frattempo, però, la destra (che per anni ha governato con Berlusconi) cioè la Lega Nord, ha perso la sua città-simbolo, Varese.
Alla fine l’unico dato che emerge veramente con chiarezza è la sconfitta del Pd che ha lasciato per strada la metà dei comuni che occupava prima di questa tornata elettorale. Ha perso il partito di governo, ha perso il partito che si è identificato in un presidente del Consiglio che con la sua ottimistica narrazione ha provato a convincere il paese che in questi anni di sua permanenza a Palazzo Chigi tutto stava cambiando per il meglio: cresceva l’occupazione, cresceva il reddito pro-capite, crescevano le opportunità per i giovani, cresceva persino la competitività della nostra nazionale di calcio che agli Europei è approdata al secondo turno dopo essere stata umiliata due anni fa ai Mondiali. Poi, però, chiuso il giornale, o spento il televisore, o abbandonato il computer o lo smartphone, quello che un tempo sarebbe stato definito l’uomo della strada si guardava attorno e si rendeva conto che il figlio trentenne abitava ancora nella camera accanto e che la mattina, molto presto si sarebbe alzato per andare a svolgere un lavoro sottopagato (semmai con un bel voucher), che l’anziana mamma malata di alzheimer non aveva le cure adeguate perché le strutture, nonostante questo stia diventando uno dei mali del secolo per via dell’invecchiamento della popolazione, mancano e mancheranno ancora a lungo, che nel frattempo i pochi quattrini depositati in una delle trasparentissime banche italiane si erano volatilizzati.
Un vecchio adagio dice: puoi provare a prendere in giro una persona tutte le volte che vuoi; puoi provare a prendere in giro tutti una sola volta; non puoi pensare di prendere in giro tutti, tutte le volte che vuoi. Evidentemente Matteo Renzi non conosceva questo vecchio adagio e ha continuano a raccontarci una realtà che non esiste o forse esiste per i suoi amici più stretti, Sergio Marchionne, Davide Serra, mister Eataly Oscar Farinetti. Ma quella non è l’Italia (Marchionne non è proprio italiano). Soprattutto non è l’Italia delle periferie e questo paese, con la crisi, è tutto una periferia, anche quelle zone che tecnicamente non lo sarebbero.
Ecco perché al di là dei vincitori ufficiali, ha vinto il disorientamento. Non sappiamo a quale santo votarci e, allora, scegliamo quello che in momento dato ci offre le garanzie maggiori perché semmai o non ha ancora avuto il tempo per deluderci o non ci ha dato l’impressione di averci deluso. Votiamo Raggi e Appendino ma votiamo anche Luigi De Magistris che scende in piazza a Napoli armato di champagne e “rivestito” con la maglia del Napoli, l’unico segno identitario sopravvissuto al frullatore economico-sociale: la squadra del cuore.

Antonio Maglie - Blog della Fondazione Nenni

In viaggio con le donne e il loro coraggio - VIDEO



Il  video  dell'evento "In viaggio con le donne e il loro coraggio",organizzato dalla UILPA Lombardia e dal dipartimento cultura della UIL Milano e Lombardia presso la sala liberty del circolo Filologico Milanese lo scorso 3 marzo 2016  .  Un progetto multimediale, che attraverso l'incontro tra la musica del maestro Enrico Intra e le fotografie di Pino Ninfa, ha reso possibile celebrare il globale e diverso - da luogo a luogo - coraggio di essere donne.

Tradizione in movimento



Intervento di  Eloisa Dacquino  al convegno organizzato presso la Sala della Passione della Pinacoteca di Brera, “Tradizione in movimento. Dalla tradizione alla modernità, la proposta educativa di Kano”, lo scorso 24 ottobre 2015.


Elleboro Nero

“Potete trovare da soli la magia che state cercando. Potete guarire da soli da qualunque cosa e diventare poi guaritori per gli altri. Siete già sulla strada per la magia. Inoltratevi in questo spazio con il nostro aiuto. In fondo non è che un lungo viaggio.”   
Olga Kharitidi: Il Maestro dei Sogni 

Storia inconsueta di una guerriera gentile. Gabriella rifugge dallo stereotipo dell'artista romantico angosciato e furente. Il suo approccio alla vita è godurioso e gioviale, non a caso la sua creatività si è espressa magistralmente anche nell'ambito del cibo. Vedi la ricerca storica e l'elaborazione di una ricetta rinascimentale commercializzata dalla Pasticceria Dante di Vigevano con il nome “Dolceriso del Moro” e altre imprese interessanti che potrete vedere sul suo sito. 
Molte delle sue opere sono attimi di impermanenza fissati in una forma. E se Icaro avesse potuto plastificare le sue ali? Il desiderio di spaziare nel tempo senza tempo qui è presente imperioso. È gentile Gabriella e a prima vista anche le sue opere lo sembrano, ma quando vedi “Elleboro Nero” non puoi non calarti nella ciclicità della vita. Non puoi evitare di immaginarti, novella Arianna, correre sulla spirale d'oro e come i bambini pensare che se resti solo sull'oro riuscirai a sfuggire alla Morte. Così noi percorrendo la spirale non ricordiamo più se siamo le partorienti o il partorito ed in effetti non ha importanza perché la verità è che siamo tutti e due. 
Così come siamo felici e infelici, guerriere e vittime perché non mettiamo più l'altro fuori di noi e se non c'è più ruolo od opposizione si entra nella Libertà. La libertà cercata da Icaro diventa ora reale. Esprimere se stesse è affermare il proprio Potere. Gabriella non è un'artista solitaria, fa parte del gruppo Ondedurto.arte, che crea nuovi spazi per incontrarsi e discutere di tutto ciò che ritengono significativo perché come, giustamente, dice Angela Vettese nel suo libro “Artisti si diventa” all'inizio il crescere assieme a volte può essere frustrante, ma è necessario e stimolante. Il lavoro di Gabriella rinnova l'immaginario. Gli abiti pur mantenendo una bellezza arcana diventano urlo di libertà. L'oro porta l'eterno nel quotidiano e così lo nobilita e lo fa assurgere a valore sacrale. L'argento lunare ricorda lo scorrere delle maree e l'eterna alternanza di yin e yang, di azione e non azione, di passato e presente. L'Opera è valida e guardata con attenzione darà ad ognuno quello che cerca. È in sintesi un lavoro sciamanico; non a caso in apertura ho citato Olga Kharitidi, famosa sciamana siberiana.   
LeoNilde Carabba     


Elleboro Nero - personale di Gabriella Maldifassi 
Associazione culturale Alveare, Milano 


Solve et coagula


“ La Vita e la Morte
sono due scrigni serrati
ognuno dei quali
contiene la chiave dell'altro.”
Karen Blixen – RACCONTI D'INVERNO.

“Il potere dell'Arte è il potere della sorpresa che disorienta.
Sua missione, oltre ad offrire
bellezza è sconquassare il banale. ”
Simon Schama IL POTERE DELL'ARTE.

Pazza per la Vita”, quindi costantemente in pericolo di Morte. Questo il Mito Personale di Alda Lusona. Le sue opere nascono da una lotta interiore che le nobilita. “Pazza per la Vita” sua ultima opera che ho la gioia di presentare questa sua personale Milanese è così forte che può anche non piacere, ma certo non lascerà indifferenti.
Per Alda resta valida la mia prima intuizione quando l'ho presentata assieme a Gio Marchesi e le altre del gruppo Ondedurto. Alda appartiene, non so quanto consciamente, al Gruppo Cobra per il suo impasto selvaggio, a volte, a prima vista, persino sgradevole. Qui niente compromessi con l'estetismo, ma la materia pura e cruda del vivere. Solve & Coagula, cardine altissimo alchemico che ci riconduce alla Lama dei Tarocchi “Il Diavolo” - che si posiziona nella Cabalà nella Sephirah Geburah, sulla colonna del Rigore e da qui possiamo chiamare a testimone anche Ananke, la Dea della Necessità. Quindi niente estetismi perché solo quello che è necessario prende campo sulle grandi tele di quest'artista, che considero una vera promessa del futuro. E tornando a Geburah, il suo Arcangelo è Camael ed il suo pianeta Marte.
La missione è una costante lotta per trasformare la rabbia e la frustrazione in determinazione e giusta azione e qui come non citare Simon Schama, il grande critico ebreo-americano, che nel suo testo “Il Potere dell'Arte” dice chiaramente che dove c'è grande arte c'è grande rabbia ed io mi permetto di aggiungere che il contrario non esiste perché se la rabbia non viene assunta come “motore di ricerca” diventa, ovviamente, distruttiva.
Oltre a “Pazza per la Vita” c'è un tenerissimo ed angosciante quadro sugli agnelli dal titolo “Roris – corpus puro” che può essere riferito direttamente agli Agnelli sacrificati nel tempo di Pasqua sia a chi si fa vittima. Poi ci sono due trittici su polistirolo: “Le Porte di Saturno” e “Z – conjunctio - Z” ed altri che non nomino, ma che vedrete.
Il modo di operare di Alda è un azzardo costante mediato dalla consapevolezza che l'atto creativo ci mette in pericolo, ma chi rinuncia al pericolo rinuncia alla vita che qui invece, parlo di nuovo di “Pazza per la Vita”, ci investe come un primo piano ravvicinato di frutti di una foresta amazzonica, come un primo piano ravvicinato di uova di un antico dinosauro scampato da un diluvio.Questa magistrale tela, grandissima anche nella misura (150 x 230 cm.) ti sbatte in faccia che se vuoi vivere devi lottare creativamente per la vita ed il mio non è un pensiero cinico difatti mi viene in mente Ibrahim, quel bambino di otto anni che, dopo sette giorni chiuso in aeroporto, scrive: “Pour le juge des enfantes: sono venuto in Francia per abitare con mia zia perché mia madre non ce la fa più a mantenermi. Non ha più soldi per mandarmi a scuola...vedi www.amnesty.it ….” e l'inflessibile giudice dei minori Marie-Françoise Verdun gli dà il permesso, prima negato, di rimanere in Francia ed andare a scuola. Questo di Ibrahim è l'atto creativo per eccellenza, perché un vero atto creativo salva la Vita.  di LeoNilde Carabba


'Solve a coaugla' - personale di Alda Lusona
Associazione culurale Alveare, Milano
Per conoscere più approfonditamente l’artista visitate il sito:
WWW.ENCICLOPEDIADARTE.EU