Due donne, un lungo esilio

Scrivere di Maria Zambrano, scrittrice andalusa che ho amato  fin dall'adolescenza,  incute soggezione e pudore: per la vastità del suo sentire, il lungo esilio, la solitudine. E ancora - per dirla con Gonzales Palacios -' (...) qualcosa nell'aria, nell'ombra degli alberi, nel rumore del mare, nella brezza, nei sorrisi(...)',  che ho ritrovato in pagine luminose e tragiche, di un sentire comune.   Ancor di più per questi carteggi , epistolari e corrispondenze del cuore con l'amica Elena Croce, che in quasi trecento pagine accompagnano il volume curato da Elena Laurenzi per i tipi della Archinto editori " A presto, dunque, e a sempre. Lettere 1955-1990". Così non produrrò esercizio di stile: rimando il lettore attento alla sacralità del sentire,  la lettura di questo epistolario. Due donne, un lungo esilio.   E.D.

Elena Croce, Maria Zambrano 'A presto, dunque, e a sempre. Lettere 1955-1990' ed. Archinto.