Orchestra Senza Confini

Al suo penultimo appuntamento la rassegna "Orchestra Senza Confini" rende omaggio a Jimmy Heath, il grande musicista afroamericano nato il 25 ottobre del 1926 e tuttora in piena e creativa attività, lunedì 25 maggio presso il Piccolo Teatro.
Heath, un classico esempio di “musicista per musicisti”, è sassofonista di altissimo profilo oltre che un riconosciuto maestro nell’arte della composizione e dell’arrangiamento.
Influenzato inizialmente da Charlie Parker e a tale proposito soprannominato “Little Bird”, vicino a John Coltrane (che suonò anche nella sua big band alla fine degli anni ’40), lo seguì negli anni del suo apprendistato e poi contribuì a farlo entrare nel primo quintetto di Miles Davis. Proprio con Davis, Jimmy Heath suonerà dopo l’uscita dal gruppo di Coltrane e Davis, anni dopo, inciderà il suo brano Gingerbread Boy, che verrà presentato in questo concerto insieme ad altri classici del sassofonista, tra cui C.T.A., cavallo di battaglia di molti gruppi Hard Bop, e quel Gemini che divenne popolarissimo grazie all’interpretazione di Cannonball Adderley.
Jimmy Heath ha inciso un gran numero di album sia in veste di leader sia in qualità di partner di musicisti quali Gil Evans, Kenny Dorham, Milt Jackson, Art Farmer tra gli altri. Nel 1975, insieme ai suoi fratelli (Percy, contrabbassista del Modern jazz Quartet, e Albert, batterista che suonerà nel concerto milanese), fonderà il gruppo degli Heath Brothers. Didatta di alto profilo, ideatore del Jazz Program al Queen’s College, ha ricevuto un gran numero di Awards & Honors, tra cui i recenti Giants of Black History Award e il Duke Ellington Fellowship.
Nel concerto di Orchestra Senza Confini presenterà i suoi classici arrangiamenti per big band, in un concerto al quale prende parte anche Albert “Tootie” Heath, il più giovane della famiglia (è nato nel 1935), figura storica della batteria jazz, che ha suonato e inciso al fianco di musicisti del livello di John Coltrane, Wes Montgomery, Jay Jay Johnson, Dexter Gordon, Cedar Walton, Herbie Hancock e attualmente è produttore e leader del The Whole Drum Truth, un ensemble di batteristi che ospita personalità come Ben Riley, Ed Thigpen, Billy Hart tra gli altri.
Lunedì 25 maggio, ore 21, presso il Piccolo Teatro Studio via Rivoli 6 – M2 Lanza
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco
JIMMY HEATH sassofoni
ALBERT “TOOTIE” HEATH batteria
CIVICA JAZZ BAND
solisti: Emilio Soana (tromba), Roberto Rossi (trombone), Giulio Visibelli (sassofoni),
Marco Vaggi (contrabbasso), Tony Arco (batteria)
e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz dell’Accademia Internazionale della Musica
Direttore ENRICO INTRA

Shakespeare alla maniera di Shakespeare

Prosegue il Festival del Teatro d’Europa che per la fine del mese di maggio propone un vero e proprio ‘dittico elisabettiano’: Shakespeare come l’avrebbe fatto Shakespeare con Propeller, la compagnia tutta maschile di Edward Hall con sede a Watermill - vecchio mulino ad acqua alle porte di Londra - che raddoppia quest'anno l’appuntamento e accanto a "The Merchant of Venice", in programma al Piccolo Teatro Strehler dal 27 al 31 maggio, propone la sua versione di "A Midsummer Night’s Dream", al Piccolo Teatro Studio dal 21 al 24 maggio.

'A Midsummer Night’s Dream' è “una delle opere più originali, più comunicative e più abilmente costruite di Shakespeare” dice Robert Warren che con il regista Edward Hall ha adattato il testo per la scena. Una storia questa di amori possibili e impossibili, di fughe nella foresta, di giovani amanti, di fate e folletti, di artigiani che si trasformano in comici: un percorso iniziatico nell’intricata geografia dei sentimenti, con pozioni magiche che creano il caos in una lunga notte tra sogno e follia.
E poi la spietata storia di Shylock, di Bassanio, del loro spietato commercio…
Vittima o carnefice? Uomo o donna? L’eterno tema dell’ambiguità e della ricerca di identità torna in un altro dei capolavori di Shakespeare, in una messa in scena originale, divertente, certamente da non mancare.
Piccolo Teatro Studio, via Rivoli 6 (M2 Lanza) – dal 21 al 24 maggio 'A Midsummer Night’s Dream '
Piccolo Teatro Strehler, largo Greppi (M2 Lanza) – dal 27 al 31 maggio 2009 ' The Merchant of Venice'

Il coraggio di dire no

" Me lo chiedo da tempo in un mondo che peggiora, in una società come la nostra che degrada di giorno in giorno e nasconderselo sarebbe ingenuità o delitto.
Si respira un'aria che addormenta, piena di bacilli che corrompono.
La tendenza a scavarsi ciascuno - in questa realtà morbida, instabile, disorientante - una piccola nicchia di quiete personale è diffusa come un'epidemia.
L'arte del compromesso è alla portata di tutti, come Kant e Croce nelle collane tascabili.
Gli strumenti della tecnica, entrati nella vita quotidiana per servirla, se ne impadroniscono. L' auto, il televisore, il frigorifero, la lavatrice, il giradischi sono idoli - ormai - più venerati e obbediti di qualsiasi altro nella storia delle religioni. Diventiamo meschini senza accorgercene, proprio come si diventa vecchi, o pazzi.
La lezione della moderazione, del buonsenso, del senso comune, si fa ossessionante.
Le piccole virtù prendono il posto della grande passione, come in un matrimonio di convenienza.

Le grandi passioni sono faticose: è facile stancarsene.

Penso di descrivere ( telegraficamente) un'esperienza abbastanza diffusa di additare un pericolo che certo non siamo in pochi a vedere. Ecco, m'interessano soprattutto i suoi riflessi sul nostro rapporto coi figli. Se siamo noi a cedere, ad abbandonarci a una vita senza passione, a non provare rabbia per come va il mondo, a rinunciare all'azione, possiamo ottenere due risultati, per noi ugualmente negativi: nel caso migliore ( per loro) saranno i figli a rivoltarsi contro di noi, a fare contro di noi la loro 'rivoluzione culturale' ( speriamo che l'immagine non mi faccia qualificare come 'cinese'); nel caso peggiore, alleveremo dei piccoli ipocriti carrieristi. Bravi tecnici, magari, ma odiosi 'benpensanti'.
E se noi non cediamo: se continuiamo a pensare che una vita senza passione è degna di un albero, d'un gatto, ma non d'un uomo, allora come possiamo comunicare ai nostri figli questo atteggiamento? Sono sufficienti, allora, i consigli della psicologia e le conquiste della pedagogia sperimentale? Essere ' genitori moderni' può bastare? Fino a che punto e con quali mezzi l'educazione del cuore deve accompagnarsi all'educazione della mente?

Dovrei definire, prima d'andare avanti, che cosa intendo per ' passione'.

Sono sicuro d'averlo già fatto capire a sufficienza. Ma se occorre una definizione più precisa, eccola: intendo per passione la capacità di resistenza e di rivolta; l'intransigenza del rifiuto del fariseismo, comunque mascherato; la volontà di azione e di dedizione; il coraggio di sognare in grande, la coscienza del dovere che abbiamo - come uomini - di cambiare il mondo in meglio - senza accontentarci di mediocri cambiamenti di scena che lasciano tutto com'era prima: il coraggio di dire di no quand'è necessario, anche se dire di sì è più comodo, di non fare come gli altri, anche se per questo bisogna pagare un prezzo."
Gianni Rodari

L’artigiano dei sogni

Nell'ambito di "Artigiana 2009" promossa da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, un open day sul "saper fare artigiano": mercoledì 6 maggio 2009 alle 16.30, il Piccolo Teatro Studio apre le porte agli artigiani, creatori di emozioni, figure fondamentali nella vita quotidiana e assolutamente indispensabili nel teatro, nel cinema e nello sport.
A loro è dedicato l'incontro 'L'artigiano dei sogni. L'eccellenza artigiana nel creare emozioni', organizzato da Regione Lombardia DG Artigianato e Servizi e Unioncamere Lombardia in collaborazione con il Piccolo Teatro, moderato da Federica Gentile, conduttrice della trasmissione di RaiTre Okkupati.

Interverranno Andrea Crisanti, scenografo cinematografico; Angelo Sala, coordinatore artistico degli allievi scenografi presso l'Accademia di Arti e Mestieri del Teatro alla Scala; Mauro Carosi, scenografo; Odette Nicoletti, costumista; Stefano De Luca, regista teatrale: Gianluca Lo Presti, regista cinematografico, animazione tradizionale; Domenico Lillia, Presidente Cantiere Nautico Lillia; Enrico Chieffi, velista.
Piccolo Teatro - via Rivoli 6, M2 Lanza - ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazioni 02 72.333.313

Lo specchio dell'amore

“Sempre ci amammo.E come potevamo non farlo, quando tu sei così simile a me, amor mio,
pur con un volto così diverso?”

Dopo lo straordinario successo della serata inaugurale con " Sono diventato etero!", il secondo appuntamento della terza rassegna di teatro omosessuale ospitata da Teatro Libero è con “Lo specchio dell'amore”, diretto da Tobia Rossi e tratto dall'omonima, bizzarra “operetta amorale” di Alan Moore e José Villarrubia.
Tra i resti di un selvaggio party alcolico due creature, uomo e donna solo in apparenza, rimasti soli sul fare del giorno, giocano a raccontarsi la bizzarra fiaba della storia dell'omosessualità. Tra schermaglie, scherzi e tensioni erotiche compiono una ricognizione dei momenti salienti della storia gay, momenti di ingiustizie e conquiste, di vergogna ed emancipazione. Il loro è un viaggio straordinario, faticoso, a volte doloroso, senz'altro emozionante e si compie anche attraverso l'esperienza, la vita e le opere di grandi artisti come Saffo, Caravaggio, Wilfred Owen, Allen Ginsberg, evocati sulla scena come fantasmi.
Nella rievocazione di lotte civili e private, di solitudini e aneliti di libertà, i due personaggi si scambiano i sessi, in un gioco di specchi e travestimenti, celebrando così una concezione dell'amore che va al di là dei ruoli e delle etichette, non una definizione ma la sublimazione del rapporto tra due spiriti.
L'opera di partenza per questo lavoro presentato dalla compagnia ' La città invisibile ' è “Lo specchio dell'amore” di Alan Moore -opera polimorfica multimediale - nata per un'antologia di fumetti e successivamente integrata con una serie di fotografie a opera di Josè Villarrubia trasformatasi poi in performance teatrale, con l'intervento del drammaturgo David Drake.
Con Elena Forlino, Monica Massone e Andrea Negruzzo, regia di Tobia Rossi.

Teatro Libero - via Savona 10 Milano - 5 maggio 2009

biglietteria@teatrolibero.it - www.teatrolibero.it 02-8323126



Liberi Amori Possibili


Al via la terza edizione della rassegna 'Liberi Amori Possibili' che Teatro Libero di Milano - sul modello di quanto accade da diversi anni negli Usa e a Dublino e in concomitanza con il Théâtre Côté Cour di Parigi - presenta al pubblico dal 4 al 12 maggio attraverso 9 spettacoli, spunti di riflessione per indagare i diversi aspetti dell'omosessualità, il rapporto uomo-uomo, quello donna-donna, il transgender, la bisessualità.
In stretta collaborazione con le maggiori associazioni omosessuali, tra cui Il C.I.G. Comitato Provinciale Arcigay Milano e Arcilesbica che hanno aderito con interesse alla manifestazione e la Provincia di Milano - settore cultura - che ha patrocinato l'iniziativa, la rassegna apre il 4 maggio con lo spettacolo “Sono diventato Etero!” commedia musicale di Lorenzo De Feo che ancora oggi - rappresentata per la prima volta a Roma nel 2007 - gode di un successo senza interruzioni, grazie soprattutto al passaparola del pubblico delle sue ormai più di cinquanta repliche.
Marco è il figlio omosessuale ideale: nessuna tendenza al travestitismo o a mestieri prettamente gay, equilibrato nelle sue tendenze, per niente effeminato: insomma, un maschietto a tutti gli effetti se non fosse per la sua omosessualità! Omosessualità accettata da lui stesso, ma soprattutto dalla sua famiglia, dai parenti e dai vicini… Tutti felici della sua felice condizione di omosessuale, vissuta senza fantasmi del passato. Convinto e felice… Se non fosse per Isa…Isabella, sua madre: ostacolo da una vita, interferenza costante, assillante proprio come… una madre. Sempre schierata dalla sua parte, orgogliosa dell’omosessualità del suo unico figlio maschio, lieta che egli sia omosessuale e non… frocio! Differenza che ritiene fondamentale. Fino a quando questo perfetto equilibrio viene bruscamente interrotto: Marco ama... una donna!Ha immediatamente inizio il classico “gioco delle parti”: nessuno è quello che sembra e nessuno è quello che vuol far credere agli altri e al pubblico.
Solo alla fine di questa commedia paradossale, che diverte ma allo stesso tempo induce a riflettere sulle diverse sfaccettature dell'essere umano, solo quando ormai paure e debolezze, crudeltà e sentimenti di ognuno sono venuti alla luce, si riveleranno le vere identità dei
Scritta e diretta da Lorenzo De Feo, musiche e canzoni di Loriana Lana per l'Associazione Culturale Millelire; con Alessandro Cassoni, Susanna Cantelmo e Antonio Lupi

Teatro Libero - via Savona 10, Milano - dal 4 al 12 maggio 2009
prenotazioni : biglietteria@teatrolibero.it - www.teatrolibero.it - 02-8323126
Programma:
4 maggio
Millelire presenta “Sono diventato etero!” di Lorenzo De Feo, regia di Lorenzo De Feo, con Alessandro Cassoni, Susanna Cantelmo e Antonio Lupi;
5 maggio
La Città Invisibile presenta “Lo specchio dell'amore” tratto dall'opera di Alan Moore e José Villarrubia, regia di Tobia Rossi, con Elena Forlino, Monica Massone e Andrea Nerguzzo;
6 maggio
Skenè presenta “Oberon” di Ugo Chiti , regia di Nanny Schifino, con Federica Capuano, Livia Trama, Nanny Schifino e Giovanni Scura, coreografie di Ricky Bonavita;
7 maggio
Zauberteatro e NoirDesir.it presentano “Attrazione dell'abisso” di Massimo Stinco, regia di Massimo Stinco, con Massimo Stinco, Niccolò Gaggio, Dejan Djordjevic, Jacopo Bartaloni e Cesare Mascitelli;
8 maggio
Beat 72 presenta “Sotto il convento... niente!” di Flavio Mazzini, regia di Marco Medelin, con Angelo Curci, Stefano De Santis, Giuliana Di Marco, Fabrizio Foligno, Riccardo Laurina e Silvana Spina;
9 maggio
Piccolo Teatro Campo d'Arte e Diverbia et Cantica presentano “Le luci di Laramie” di Moises
Kaufman, regia di Gianluca Ferrato, con Gabriele Colferai, Annabella Calabrese, Monica Maroncelli Cerquitelli, Gianpiero Pumo, Guido Saudelli, Igor Petrotto, Imma Dante e Valentina Chisci;
10 maggio
Quinta Tinta presenta “Benzina” di Daniele Falleri, regia di Roberto Zunino, con Laura Renaldo, Lia Lopomo, Simona Guandalini e Roberto Zunino;
11 maggio
Spazi Vuoti presenta “Anch'io come te” di Gianluca De Col, regia di Marta Arosio, con Sara Corso, Denis Michallet, Lorenzo Piccolo e Laura Pozone;
12 maggio
Decimopianeta e I Teatrini presentano “12 baci sulla bocca” di Mario Geraldi , regia di Giuseppe Miale di Mauro, con Francesco Di Leva,
Stefano Meglio e Andrea Vellotti.

La cimice di Majakovskij al Piccolo di Milano


Serena Sinigaglia torna al Piccolo Teatro di Milano con “La cimice” di Vladimir Majakovskij, di cui segue oltre che la regia, traduzione e adattamento insieme a Fausto Malcovati.

Nei panni di Prisipkin Paolo Rossi, reduce dallo straordinario successo del suo one man show - “Sulla strada ancora” - e in quelli di Oleg Bajan, Massimo de Francovich.
La storia è presto detta: l’operaio Prisypkin, preso dall’ambizione di avere “una vita migliore”, lascia l’operaia Zoja, che lo ama e che per lui tenta il suicidio, e si fidanza con Elzevira, di professione cassiera, figlia di piccolo-borghesi. Si sposano e durante il banchetto nuziale, che finisce in una sbornia collettiva, scoppia un incendio. Vi perdono la vita tutti, tranne Prisypkin, che rimane ibernato dall’acqua gelida degli idranti. Dopo cinquant’anni – la commedia venne rappresentata per la prima volta nel 1929 – nella nuova società comunista che si è nel frattempo realizzata, certi comportamenti individuali, egoistici, propri di un mondo diviso in classi e dominato da interessi privati sono ormai superati e vengono considerati come antiche malattie. Prisypkin viene rinvenuto nel suo blocco di ghiaccio e fatto scongelare per essere esaminato: gli si trova addosso una cimice che viene catturata e isolata nello zoo. Nonostante il controllo degli scienziati, ben presto i germi della malattia nota come borghesia ancora attivi nel corpo di Prisypkin si diffondono provocando inaudite manifestazioni. Alla fine i due parassiti, il “borghesius vulgaris” Prisypkin e il “cimex normalis” vengono rinchiusi nello zoo per essere mostrati alla folla attonita… “Questo testo”, scrisse Majakovskij,è la variante teatrale di quell’argomento fondamentale al quale ho dedicato versi e poemi: la lotta contro il piccolo-borghese”.

“La cimice” si inserisce nella intensa riflessione di Majakovskij sul processo rivoluzionario seguita alla morte di Lenin nel 1924. L’evoluzione del regime sovietico procede a partire da quell’anno verso una burocratizzazione e un irrigidimento dogmatico che turbano il poeta, accusato sempre più spesso di distaccarsi dai bisogni proletari della nazione. Majakovskij reagisce alla involuzione burocratica, contraria agli ideali della Rivoluzione, con la satira, scrivendo due opere teatrali, “La cimice” appunto e “Il bagno”, rappresentate nel 1929 e nel 1930 ed entrambe accolte freddamente dalla critica di partito.
Penso che Majakovskij non sia stato solo un uomo di teatro ma uno di quegli artisti completi di cui oggi, soprattutto in Italia, sentiamo molto la mancanza”, spiega Serena Sinigaglia. “Chi fa teatro non fa cinema, chi lavora nel cinema non dipinge… Majakovskij aveva talento per tutto: faceva cinema, era attore, scriveva per il teatro, disegnava manifesti, costumi e scenografie. Soprattutto, come molti altri della sua generazione, era un poeta. Un poeta nel senso pasoliniano del termine, quella figura che, in una forma di religiosità laica, è il vero profeta di una società. Ma siccome l’essere umano spesso non è all’altezza del proprio compito”, aggiunge la regista, “chi sa guardare avanti - il poeta - e vorrebbe volare in alto, finisce sempre per schiantarsi tragicamente…”.

Ecco allora beffarda ottant’anni dopo la domanda: siamo tutti delle cimici?

Piccolo Teatro Strehler, largo Greppi (M2 Lanza) – dal 4 al 24 maggio 2009
Il Piccolo Teatro di Milano, in collaborazione con l’Associazione Italia-Russia, ha organizzato una serie di incontri dal titolo “Majakovskij e la rivoluzione. Che senso ha se ti salvi solo tu?”. L’ultimo appuntamento, venerdì 8 maggio, è un confronto tra la regista, Serena Sinigaglia, Fausto Malcovati e alcuni attori della compagnia.
L’incontro si svolge nella Scatola Magica del Piccolo Teatro Strehler, alle ore 17, ed è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.