Al Teatro Libero di Milano il primo testo teatrale su una scalata finanziaria, quella di Fiorani alla Banca Antonveneta: non accade di frequente che un'inchiesta giudiziaria - quella della procura milanese sulla scalata alla Banca AntonVeneta – dia lo spunto per uno spettacolo in cui i personaggi sono tratti direttamente dall’ambiente politico finanziario.
Finito al centro di un caso giudiziario con un ricorso - respinto - che il banchiere lodigiano ha presentato per tentare di bloccare lo spettacolo al suo debutto a Lodi - nell'ottobre scorso - e con una causa ancora aperta intentata nei confronti di Dè Giorgi, lo spettacolo per il tramite del suo autore e interprete - Eugenio de' Giorgi - reinterpreta tutti i protagonisti dell'intrigo finanziario del 2005, focalizzando l' attenzione piuttosto che su di un’imitazione pedissequa dei personaggi, sulla psicologia e sulla natura nascosta degli stessi.
Avremo così Gianpy (Gianpiero Fiorani) molto ‘anni Ottanta’, a metà tra lo scalatore di Wall Street e il ragioniere in carriera; Sant’Antonio (Antonio Fazio) - ex governatore della Banca d’Italia - che piega l'istituzione di vigilanza creditizia alle ambizioni personali e alle esigenze politiche del caso; Ste’ (Stefano Ricucci), immobiliarista romano, in realtà odontotecnico rampante che balbetta solo se gli tocca pronunciare il vecchio odiato titolo; Chicco (Emilio Gnutti), imprenditore, sempre pronto a speculazioni azionarie, ritratto in un surreale quanto comicissimo duetto anglo-bresciano con il principe del Liechtenstein.
L'amaro effetto comico è dato, oltre che dalle caratterizzazioni di de' Giorgi, anche dal fatto che dopo un anno di ricerche approfondite sulle fonti dell’epoca, dal testo emergono figure che incarnano il degrado morale ed etico non solo degli ambienti economici, ma dell'intero Paese, ben più di qualunque personaggio immaginario.
“Previsioni Meteo: Diluvio Universale. The rise and fall of Gianpy” non è solo un monologo di denuncia o di narrazione o di Commedia dell'Arte: è tutte queste cose insieme, è l’esilarante e crudele esposizione di episodi significativi della nostra storia recente che crea negli spettatori un effetto che varia dall'ilarità all'indignazione per l'enorme gravità di quanto rappresentato.
Fino al 15 marzo
Teatro Libero - via savona, 10 - Milano