Lettera aperta a Beppino Englaro

Caro Beppino,
è passato un anno da quando il debole filo che legava Eluana alla vita è stato reciso per suo volere.

E’ stato un percorso in salita il tuo; riuscire ad arrivare fino in fondo, in un paese pochissimo rispettoso della libertà della persona, campione nella doppia morale, ; liberare Eluana da un corpo che non era più sicuramente il suo e rispettarne il volere; farlo non di nascosto, magari in una clinica all’estero, ma alla luce del sole, nella legalità, secondo le norme e le sentenze dello Stato italiano.

Maurizio Sacconi ministro della Salute, Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia, parte del parlamento, massimi esponenti della Chiesa parlarono allora di te come di un assassino, di condanna a morte per Eluana e poi di omicidio; tentarono in ogni modo di impedire l’applicazione della sentenza della Corte di Cassazione che accoglieva le tue ragioni e quelle di Eluana.

Quanta rabbia e vergogna per quelle ignobili parole e per la successiva indagine penale a tuo carico! E quanto sollievo nell’apprendere che l’inchiesta si era chiusa perché “Eluana Englaro si è spenta naturalmente a seguito della legittima interruzione dei trattamenti sanitari” e che l’autopsia aveva attestato che la situazione cerebrale di Eluana non poteva consentire neppure un minimo di coscienza o di recupero.

Ti siamo profondamente grate per il tuo amore, per il tuo coraggio, per il tuo senso dello Stato e il tuo spirito ribelle.
Il tuo impegno e il tuo esempio hanno messo radici, sentieri nuovi si sono aperti.
Come saprai, dopo il caso di Eluana, in una cinquantina di Comuni italiani, grandi e piccoli, sono state presentate mozioni per istituire il registro dei testamenti biologici al fine di valorizzare la volontà dei cittadini in merito alle scelte di fine vita.
Anche a Brescia , il 12 febbraio, sarà presentata in consiglio comunale una mozione con il medesimo intento. Ne sono fautori alcune/i consigliere/i dell’opposizione.

Da parte nostra auspichiamo che, nel rispetto reciproco delle diverse opzioni culturali, etiche, di fede, tutti sappiano comprendere che le proprie convinzioni non possono essere imposte ad altri e che la libertà personale e di coscienza, così come il principio di autodeterminazione sono valori fondamentali della nostra Costituzione in uno Stato democratico e laico.

Per il Movimento per la scelta : Flavia Piccinelli, Donatella Albini, Gisella Bottoli, Gabriella Liberini, Maria Cipriano,Gabriella Bertola, Clara Lazzarini

Brescia 09/02/10