Cultura immateriale

Una lingua, un idioma, una serie di musiche, di canti popolari, di poesie, di letteratura locale. Tutto ciò che è vera cultura è un bene immateriale. La mia proposta parte proprio da qui: rivalutare, difendere il senso dell’immaterialità”, spiega Massimo Zanello, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia ”Tutto ciò che non è meramente commerciale e banalmente folkloristico merita, rispondendo ai criteri fissati dalla legge, l’aiuto economico dell’istituzione. E’ il ritorno dei popoli - dichiara l’assessore - dopo il fallimento dello Stato”.

Partendo dalla nuova legge per la tutela e la valorizzazione della cultura immateriale che recepisce una direttiva dell’Unesco, l’Assessore ha invitato alcuni dei massimi esperti nazionali al convegno che si terrà martedì 3 febbraio alle ore 17.30 nella Scatola Magica del Piccolo Teatro Strehler, per riflettere sulle prospettive che essa apre: dall’antropologia all’etnomusicologia, dalla dialettologia alla cultura agricola e industriale, un immenso e prezioso patrimonio attende di essere valorizzato come merita.
Si discuteranno i problemi e le strategie per tutelare le culture locali e l’eredità di saperi, conoscenze, creatività che esse possono tramandare all’uomo del nostro tempo.
Sono previsti gli interventi di Pier Paolo Poggio - Fondazione Micheletti di Brescia - Febo Guizzi, Professore di Etnomusicologia - Università degli Studi di Torino, Luigi Lombardi-Satriani, Professore di Etnologia - Università La Sapienza di Roma, Glauco Sanga, Professore di Lessicografia dialettale e gergale - Università di Venezia; moderatore Franco Brevini, Professore di Letteratura italiana - Università di Bergamo e Università IULM di Milano, mentre Piero Mazzarella leggerà brani tratti da Milanin Milanon di Emilio De Marchi.
Prospettive e problemi per la tutela di una cultura dimenticata: la nuova legge della Regione Lombardia sulla “Cultura immateriale”