Milano diventa ‘città dei dialetti’ grazie a due interpreti prestigiosi, Piero Mazzarella e Giulia Lazzarini, in scena al Circolo Filologico Milanese dal 2 al 15 marzo con uno spettacolo del Piccolo Teatro in cui esplorano il linguaggio dialettale di varie regioni italiane dipingendo un ritratto crudele, visionario, a blocchi di sequenze pressoché autonome, su più stagioni della storia di Milano: la Milano durante la guerra del ‘15-’18, la Milano degli anni ’30 del fascismo, la Milano, e l’Italia, del presente. Documentario fantastico quello in scena, tra pittura, teatro e cinema, dove il codice di lettura è quello del dialetto, la lingua che muore e con lei i sentimenti che contiene, la verità, la pietà, la rivolta.
Giulia Lazzarini e Piero Mazzarella si alternano nella lettura scenica di pagine memorabili: si va dalla sceneggiatura di 'La terra trema' di Luchino Visconti alle 'Baruffe Chiozzotte' di Goldoni, entrambi a raccontare di pescatori e delle loro fatiche per sopravvivere, per poi osservare le vite dei poveri nella versione di Strehler di 'El Nost Milan' per arrivare, attraverso Manzoni e De Flippo, fino a Delio Tessa.
“Concerto” a due voci, dunque, per una mostra-spettacolo in cui il Piccolo ‘gioca fuori casa’, accompagnandoci in uno straordinario viaggio in un universo culturale dimenticato, nell’era della massificazione televisiva , del tutto ignoto ai giovani; e proprio per i giovani è stato pensato “Milano, città dei dialetti”, un progetto di Piero Mazzarella e Giuseppina Carutti che dal 6 marzo si incrocia con la rassegna “Volgar’Eloquio” promossa dalla Regione Lombardia, assessorato alle Culture, Identità e Autonomie.
Pietà e rivolta, oppressi e oppressori , per un affresco da non mancare.
Circolo Filologico Milanese - Via Clerici, 10 – dal 2 al 15 marzo 2009
Giulia Lazzarini e Piero Mazzarella si alternano nella lettura scenica di pagine memorabili: si va dalla sceneggiatura di 'La terra trema' di Luchino Visconti alle 'Baruffe Chiozzotte' di Goldoni, entrambi a raccontare di pescatori e delle loro fatiche per sopravvivere, per poi osservare le vite dei poveri nella versione di Strehler di 'El Nost Milan' per arrivare, attraverso Manzoni e De Flippo, fino a Delio Tessa.
“Concerto” a due voci, dunque, per una mostra-spettacolo in cui il Piccolo ‘gioca fuori casa’, accompagnandoci in uno straordinario viaggio in un universo culturale dimenticato, nell’era della massificazione televisiva , del tutto ignoto ai giovani; e proprio per i giovani è stato pensato “Milano, città dei dialetti”, un progetto di Piero Mazzarella e Giuseppina Carutti che dal 6 marzo si incrocia con la rassegna “Volgar’Eloquio” promossa dalla Regione Lombardia, assessorato alle Culture, Identità e Autonomie.
Pietà e rivolta, oppressi e oppressori , per un affresco da non mancare.
Circolo Filologico Milanese - Via Clerici, 10 – dal 2 al 15 marzo 2009